venerdì 25 febbraio 2011

Il pero nano



Di pere, il pero nano non ne faceva niente,
ma un sacco di fogliame e rametti solamente.
Poi, basso com’era, del tutto a niente serviva,
neanche un po’ di ombra d’estate forniva.

Si dava arie d’essere albero grande e bello
e godeva delle disgrazie di questo e quello.
Si vantava delle sue qualità uniche e rare,
ma solo sparlare tutti gli altri sapeva fare.

Vedendo questa cosa inutile, allora il Padrone,
un giorno con la zappa gli assesta uno strattone
procurandogli, davvero, un serio danno;
poi lo lasciò a patti: fare pere entro l’anno.

Il pero nano sembrò capire l’avvertimento,
e volle cambiare carattere da quel momento.
A primavera, ‘stavolta, era tutto in fiore,
per far notare a tutti quanti il suo valore.

Ma quando poi il Padrone va, finalmente,
a raccogliere le pere, trovò una pera solamente.
Povero pero! Solo un misero frutto aveva dato,
ma si sa: “Chi nasce rotondo, non muore quadrato.”

Pero nano malfatto e velenoso;
cosa inutile, superbo ed invidioso.
Neanche a far ombra sei servito,
hai fatto un frutto solo e rattrappito.
(Pino Bullara)

2 commenti:

Antonietta ha detto...

poverino...lo posso adottare???

Pino Bullara ha detto...

Non lasciarti commuovere:
è un pero "malfatto e velenoso;
cosa inutile, superbo ed invidioso."